The Animal Kingdom – E se si supera il confine tra umanità e natura? 

di Antonietta Magda Laini

The Animal Kingdom, pellicola franco-belga, titolo originale “Le règne animal”, ha aperto la sezione “Un Certain Regard” al festival di Cannes 2023. Diretto da Thomas Cailley che ne ha curato anche la sceneggiatura con Pauline Munier. Ottima interpretazione di Paul Kircher e Romain Duris.

Una storia proiettata in un futuro non lontano e che si propone di esplorare le interazioni dell’umanità con altre nuove creature senza, tuttavia, prevedere catastrofi ma ponendo in luce gli impulsi nascenti dal confronto con esseri umani che vanno gradualmente mutandosi in animali. Film dai toni cupi. 

Una misteriosa epidemia colpisce il mondo intero, le lente mutazioni nel corpo di alcuni costringono la società a prender atto che qualcosa sta avvenendo ma non lo si affronta compiutamente e si evita di coglierne tutti gli aspetti e le relative implicazioni.

Le creature irrompono nel film sin dall’inizio: un ingorgo stradale ed è lì che appare uno strano essere, metà uomo e metà aquila che semina il caos; il commento di un automobilista conclude la scena: “Che tempi!”  

I protagonisti, Emile e suo padre, uniti da un forte legame, si trovano a lottare contro l’indifferenza, la negazione e il rifiuto più ottuso che accompagnano la crescita di un sentimento di follia persecutoria di massa. Coinvolti in questo contesto sia per la condizione della madre, una fra i tanti mutanti, sia per Emile stesso che vive i primi sintomi della metamorfosi.  

Sconvolge il destino di emarginazione che attende le creature; Emile stesso tende a nascondere al padre ciò che gli sta succedendo ma si renderà conto che non può più convivere con coloro che erano i suoi simili e si scontrerà con forme di feroce crudeltà. La storia induce a mettere in dubbio il concetto di normalità.

La natura copre quasi tutto lo spazio del film, girato nei luoghi selvaggi delle Landes de Gascogne, oasi naturali, foresta vergine e lagune ma anche territori trasformati dall’uomo, pinete e campi di mais dove in poche centinaia di metri si passa da una realtà ad un’altra.

Gli effetti speciali hanno un ruolo importante però, sempre, al servizio della trama senza concedere nulla al sensazionalismo, così afferma il regista; la tecnologia, inoltre, è stata utilizzata nelle diverse espressioni: l’animazione per il movimento, il trucco per la trama e gli effetti scenici per le interazioni. Il combinare trucco, effetti sul set e tecnologia digitale in post-produzione ha dato un risultato riuscito. 

Il film si chiude sui volti di François ed Emile in mezzo ad una foresta popolata di mutanti e animali, così come si era aperto sui loro volti mentre si trovano bloccati nel traffico fra clacson e inquinamento.

Un film di Thomas Cailley – Prodotto da Pierre Guyard  

(Francia, Belgio 2023)

Direttore della Fotografia David Cailley 

Musiche originali  Andrea Laszlo De Simone 

Suoni  Fabrice Osinski – Raphael Sohier – Matthieu Fichet – Nicolas Becker – Niels Barletta

Cast Artistico : Roman Duris (François) – Paul Kircher (Emile) – Adèle Exarchopoulos (Julia) – Tom Mercier (Fix) – Billie Blain (Nina) – Xavier Aubert (Jacques) – Saadia Bentaieb (Naima) – Gabriel Caballero (Victor) – Iliana Khelifa (Maelle) – Paul Muguruza (Jordan) 

Distribuzione I Wonder Pictures  

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