Inside Out 2 – Alla scoperta di nuove emozioni

di Antonietta Magda Laini

Un film Disney e Pixar

Sequel di Inside Out, diretto da Kelsey Mann, prodotto da Mark Nielsen, soggetto di Mann LeFauve, sceneggiatura firmata da Meg LeFauve e Dave Holstein. 

Nella mente dell’adolescente Riley si immettono quattro nuove emozioni con l’intento di demolire il “Quartier Generale” gestito, nel primo film, da Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto e prenderne possesso, riadattandolo e presentandosi come Ansia, Invidia, Ennui ed Imbarazzo.

È Ansia, una carica di energia frenetica, il personaggio più importante, emozione che arriva con l’adolescenza e non ci abbandona più; è, forse, anche il più intelligente: “il mio lavoro è di preoccuparmi dei problemi che non si vedono”.

La noia (Ennui) presenta in modo rilassato l’importanza del tempo speso per riflettere e capire ciò che ci succede.

Invidia, per lo più negativa nell’immaginario collettivo, qui  comunica con tutti dal basso verso l’alto, è la più piccola, inadeguata, ammira gli altri e cerca un modello a cui fare riferimento.

Infine, Imbarazzo, dai grandi silenzi che dimostra spesso di essere mortificato nascondendo il volto sotto un cappuccio.

La personificazione dei sentimenti, delle emozioni, si rivela, quindi, un’idea con grande potenziale sia per il processo di identificazione che per l’effetto intrattenimento e, inoltre, per veicolare messaggi al pubblico. L’importanza di poter esprimere tutti i sentimenti, sia quelli che appaiono positivi ed anche gli altri ritenuti meno vantaggiosi o quasi negativi, dimostra che ogni emozione ha un valore ed è un bene esprimerle tutte. 

Quella dell’adolescente Riley è una vita emotiva interiore di grande confusione, con molte perplessità ed il Senso di Sé è messo alla prova. Una sorta di disordine mentale che la costringe ad agire a balzi, scandendo l’indeterminatezza di quel periodo di vita. 

Il tema di Inside Out 2 era stato già presentato nella conclusione del primo Inside Out facendo comparire sulla console che pilotava le emozioni di Riley un nuovo pulsante con la scritta “pubertà”, rivelandosi sicuramente perfetto per permettere al nuovo capitolo di prendere forma e di sfruttare sempre di più le capacità dell’animazione mostrando emozioni più complesse.  

Un canovaccio su cui lavorare con l’aiuto di esperti del mondo della mente umana – spiegano i filmmaker – e il trucco di aggiungere queste sensazioni di una fase successiva (adolescenziale) della vita, ha sviluppato i quattro personaggi, divertenti, caricaturali e credibili che compaiono nella nuova animazione. 

La compositrice Andrea Datzman ha creato una colonna sonora avvincente, temi legati strettamente ad ogni emozione, un tema specifico per il Senso di Sé e musiche per le sequenze di hockey (un sound dinamico e ritmico). Un’orchestra di 83 elementi ha inciso la colonna sonora presso il Warner Bros. Eastwood Scoring Stage di Burbank.

Nella mente dell’adolescente Riley si immettono quattro nuove emozioni con l’intento di demolire il “Quartier Generale” gestito, nel primo film, da Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto e prenderne possesso, riadattandolo e presentandosi come Ansia, Invidia, Ennui ed Imbarazzo.

È Ansia, una carica di energia frenetica, il personaggio più importante, emozione che arriva con l’adolescenza e non ci abbandona più; è, forse, anche il più intelligente: “il mio lavoro è di preoccuparmi dei problemi che non si vedono”.

La noia (Ennui) presenta in modo rilassato l’importanza del tempo speso per riflettere e capire ciò che ci succede.

Invidia, per lo più negativa nell’immaginario collettivo, qui  comunica con tutti dal basso verso l’alto, è la più piccola, inadeguata, ammira gli altri e cerca un modello a cui fare riferimento.

Infine, Imbarazzo, dai grandi silenzi che dimostra spesso di essere mortificato nascondendo il volto sotto un cappuccio.

La personificazione dei sentimenti, delle emozioni, si rivela, quindi, un’idea con grande potenziale sia per il processo di identificazione che per l’effetto intrattenimento e, inoltre, per veicolare messaggi al pubblico. L’importanza di poter esprimere tutti i sentimenti, sia quelli che appaiono positivi ed anche gli altri ritenuti meno vantaggiosi o quasi negativi, dimostra che ogni emozione ha un valore ed è un bene esprimerle tutte. 

Quella dell’adolescente Riley è una vita emotiva interiore di grande confusione, con molte perplessità ed il Senso di Sé è messo alla prova. Una sorta di disordine mentale che la costringe ad agire a balzi, scandendo l’indeterminatezza di quel periodo di vita. 

Il tema di Inside Out 2 era stato già presentato nella conclusione del primo Inside Out facendo comparire sulla console che pilotava le emozioni di Riley un nuovo pulsante con la scritta “pubertà”, rivelandosi sicuramente perfetto per permettere al nuovo capitolo di prendere forma e di sfruttare sempre di più le capacità dell’animazione mostrando emozioni più complesse.  

Un canovaccio su cui lavorare con l’aiuto di esperti del mondo della mente umana – spiegano i filmmaker – e il trucco di aggiungere queste sensazioni di una fase successiva (adolescenziale) della vita, ha sviluppato i quattro personaggi, divertenti, caricaturali e credibili che compaiono nella nuova animazione. 

La compositrice Andrea Datzman ha creato una colonna sonora avvincente, temi legati strettamente ad ogni emozione, un tema specifico per il Senso di Sé e musiche per le sequenze di hockey (un sound dinamico e ritmico). Un’orchestra di 83 elementi ha inciso la colonna sonora presso il Warner Bros. Eastwood Scoring Stage di Burbank.

Con le voci di Pilar Fogliati (Ansia) –
Deva Cassel (Ennui) –
Marta Filippi (Invidia) –
Federico Cesari (Imbarazzo) –
Sara Ciocca (Riley) –
Stash (Lance Slashblade)

World Premiere Of Disney And Pixar’s “Inside Out 2” In Los Angeles

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